sabato 10 ottobre 2009

"La Via dei Tarocchi" di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa


Vorrei incominciare col recensire un libro che ho amato tanto, e che mi ha svelato un universo ricco di immagini e archetipi, invitandomi alla stimolante ricerca di me stessa. E' un libro sui Tarocchi.

"La via dei Tarocchi" di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa, edizione Feltrinelli, pp. 574.

Questo libro non è un semplice manuale in cui vengono descritti uno per uno i significati degli arcani e le tecniche più o meno tradizionali per leggere il futuro con le carte: è un vero e proprio viaggio all'interno del misterioso universo del Tarocco di Marsiglia, un mazzo dai disegni piuttosto ambigui che, personalmente, da quando ho letto "Il castello dei destini incrociati" di Italo Calvino, mi ha sempre affascinato, forse ancor più dell'elegante e raffinato mazzo dei Visconti di Bonifacio Bembo. 
Il libro è adatto ai principianti, ma anche per le persone esperte può essere una lettura molto interessante.
Gli arcani, sia quelli maggiori che quelli minori, non sono presentati come semplici immagini allegoriche con un significato fisso: gli stessi autori dichiarano che le numerose interpretazioni da essi fornite sono solo una piccola parte fra le infinite che si possono trovare riflettendo e meditando su queste meravigliose carte.
Il lettore viene stimolato a osservarle in ogni loro particolare, forma, colore, combinazione, a coglierne i diversi aspetti e i molteplici significati.
Il segreto sta nel discostarsi dal modo di leggere i Tarocchi imparando a memoria le interpretazioni tradizionali che vengono proposte da molti altri libri (che peraltro a volte sono discordanti fra di loro).
Il segreto sta, appunto, nel guardare ai Tarocchi come a esseri viventi, all'intero mazzo come a un essere vivente, con cui parlare, discorrere, in cui rispecchiarsi, in cui penetrare per esplorare l'immenso universo contenuto in ogni immagine... L'immagine stessa è come una porta socchiusa che ti invita ad entrare...
I tarocchi possono rivelarsi lo specchio di ognuno di noi. L'osservazione dei singoli arcani, di più carte o del mazzo nella sua globalità diventa una sorta di meditazione attiva, in cui non si legge il futuro, ma si rivaluta sè stessi in ogni tempo.
Io l'ho trovato affascinante.

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